Nuova Riveduta:

Geremia 34:15

Voi eravate oggi tornati a fare ciò che è retto ai miei occhi, proclamando l'emancipazione ciascuno al suo prossimo, e avevate fatto un patto in mia presenza, nella casa sulla quale è invocato il mio nome;

C.E.I.:

Geremia 34:15

Ora voi oggi vi eravate ravveduti e avevate fatto ciò che è retto ai miei occhi, proclamando ciascuno la libertà del suo fratello; voi avevate concluso un patto davanti a me, nel tempio in cui è invocato il mio nome.

Nuova Diodati:

Geremia 34:15

Voi oggi eravate tornati a fare ciò che è retto ai miei occhi, proclamando ciascuno la libertà del proprio fratello, e avevate stabilito un patto davanti a me, nel tempio, dove è invocato il mio nome.

Riveduta 2020:

Geremia 34:15

Voi oggi eravate tornati a fare ciò che è retto ai miei occhi, proclamando l'emancipazione ciascuno al suo prossimo, e avevate fatto un patto in mia presenza, nella casa sulla quale è invocato il mio nome;

La Parola è Vita:

Geremia 34:15

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Geremia 34:15

E voi eravate oggi tornati a fare ciò ch'è retto agli occhi miei, proclamando l'emancipazione ciascuno al suo prossimo, e avevate fermato un patto nel mio cospetto, nella casa sulla quale è invocato il mio nome;

Ricciotti:

Geremia 34:15

Voi vi siete ravveduti e avete fatto quello che va bene ai miei occhi, proclamando la libertà ciascuno pel suo prossimo, obbligandovi con un patto qui nel mio cospetto, nella casa nella quale è invocato il mio nome.

Tintori:

Geremia 34:15

Ma voi oggi vi siete convertiti ed avete fatto ciò che è retto davanti a me, pubblicando ciascuno di rimettere in libertà il suo prossimo, avete fatto questo patto davanti a me, nella casa sopra la quale è invocato il mio nome.

Martini:

Geremia 34:15

Ma voi oggi vi siete rivolti (a me), ed avete fatto quello, che è giusto negli occhi miei, dichiarando, che desse ognuno la libertà al suo amico: e avete fatto questa risoluzione dinanzi a me nella casa, che porta il mio nome.

Diodati:

Geremia 34:15

Or voi vi eravate oggi convertiti, ed avevate fatto ciò che mi piace, in bandir libertà ciascuno al suo prossimo; e avevate fatto patto nel mio cospetto, nella Casa che si chiama del mio Nome.

Commentario abbreviato:

Geremia 34:15

8 Versetti 8-22

Un giudeo non doveva essere tenuto in servitù per più di sette anni. Questa legge era stata violata da loro e dai loro padri. E quando ci fu la speranza che l'assedio fosse tolto, costrinsero i servi che avevano rilasciato a tornare al loro servizio. Coloro che pensano di ingannare Dio con un pentimento dissimulato e una riforma parziale, mettono in atto l'inganno più grande sulle loro stesse anime. Questo dimostra che la libertà di peccare è in realtà solo libertà di subire i giudizi più severi. È giusto con Dio deludere le aspettative di misericordia, quando deludiamo le aspettative del dovere. E quando la riforma nasce solo dal terrore, raramente è duratura. I voti solenni fatti in questo modo profanano le ordinanze di Dio; e i più pronti a legarsi con appelli a Dio, di solito sono i più pronti a infrangerli. Guardiamo al nostro cuore, affinché il nostro pentimento sia reale, e facciamo attenzione che la legge di Dio regoli la nostra condotta.

Riferimenti incrociati:

Geremia 34:15

1Re 21:27-29; 2Re 10:30,31; 12:2; 14:3; Is 58:2; Mat 15:8
Ger 34:10,11
Ger 34:8; 2Re 23:3; Ne 10:29; Sal 76:11; 119:106
Ger 7:10,11

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